La bacheca della Università della Terza Età e degli Adulti di Sacile e dell'Altolivenza
lunedì 30 settembre 2024
martedì 3 settembre 2024
Inaugurazione Anno Accademico 2024/25
venerdì 27 settembre 2024, h.17
Ex Chiesa di San Gregorio, Sacile
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“LEGÀMI”
Prolusione a cura di Paolo Maria Noseda
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La voce degli altri di Paolo Maria Noseda
Ognuno di noi è un essere unico, che ha in sé tutto ciò che serve per vivere tranne una cosa: gli altri. Nessun uomo è un’isola, dice il verso più celebre di John Donne, poeta inglese del periodo elisabetiano. Le relazioni, i legami, gli scambi, le connessioni, i confronti: negativi o positivi che siano, sono il necessario combustibile del nostro vivere quotidiano. Intendendo le relazioni con gli altri individui, ma anche con gli altri esseri viventi, con l’ambiente naturale e con quello antropologico. Andremo dunque a esplorare, da punti di vista e ambiti conoscitivi diversi, l’intricato tessuto dei rapporti che ci legano gli uni agli altri. E chi meglio di un interprete, cioè colui che presta la sua voce per rendere comprensibili le parole di chi parla una diversa lingua e vive una diversa cultura, può testimoniare la straniante, ma vitale verità su cui si fonda ogni relazione?
Paolo Maria
Noseda,
interprete di conferenza freelance e traduttore,
speech writer, speech coach,
ghost writer, traduttore letterario, consulente per la
comunicazione internazionale.
“L’immagine di noi stessi non è affatto l’immagine che ci restituisce lo specchio, ma quella che ci rimanda il corpo sociale, le persone che amiamo, che stimiamo, quelle che ci riconoscono un valore; lo specchio che conta è lo specchio che ci restituisce la dignità del nostro essere umani”. Massimo Recalcati
Dopo il sogno, dopo il tempo, l’Ute di Sacile sceglie un nuovo tema altrettanto stimolante, ampio e impegnativo: le relazioni. “L’uomo è un animale sociale”, scriveva Aristotele nel IV secolo avanti Cristo, quindi un bel po’ di tempo prima che la psicologia sociale esordisse agli albori del Novecento per analizzare approfonditamente l’intricato tessuto di una società complessa e in continuo cambiamento. Oggi assistiamo alla parcellizzazione del modello sociale occidentale che, a fronte di una sempre più veloce e globale possibilità di entrare in contatto con realtà anche fisicamente (e non solo) molto lontane, spinta dalla vorticosa innovazione tecnologica confonde i piani della relazione tra reale e virtuale. Siamo tuti connessi: ma è la stessa cosa essere connessi ed essere in relazione con i propri simili, con l’ambiente, anche naturale, in cui viviamo? L’Ute si conferma come luogo di apprendimento comunitario, come soggetto promotore di cultura, ma soprattutto di relazioni autentiche dove la condivisione è valore fondante di una società davvero umana. Per acquisire nuove consapevolezze su noi stessi e vivere meglio il rapporto con gli altri.
Maria Balliana