mercoledì 30 novembre 2011

Il premio Nâdal Furlan alla Presidente dell’A.D.O. di Sacile

La 33° edizione del prestigioso premio « Nâdal Furlan », premio annuale per i Friulani che si sono particolarmente distinti per il loro operato, vedrà tra i premiati la sacilese Lucia Accerboni per il suo impegno nel volontariato, in particolare nell’A.D.O. (Associazione Donatori di Organi).
Segretaria della sezione A.D.O. di Sacile dal 1992 al 1996, presidente della stessa sezione dal 1996 in poi e presidente provinciale nonché vice-presidente regionale dal 2005, riconfermata nel 2011, ha svolto e continua a svolgere intensa opera di sensibilizzazione sul territorio provinciale, allo scopo di veicolare il messaggio di solidarietà e di altruismo che sta alla base del dono degli organi.
L’evento ha ormai acquisito un notevole prestigio in ambito regionale e ha visto premiate, negli anni, personalità di grande spessore come David Maria Turoldo, don Emidio De Roja, Ottavio Valerio, Carlo Sgorlon, Franco Gallini e Giorgio Celiberti.
La premiazione avverrà sabato 3 dicembre, alle ore 17.00, nel teatro della Casa della Gioventù, in via del Plèvan, a Santo Stefano di Buja. 

martedì 29 novembre 2011

Lezione di Diritto: la Conciliazione

Esiste un nuovo strumento a disposizione dei cittadini, che aiuta a risolvere in tempi più brevi diversi tipi di controversie rispetto ad un normale processo, che spesso ha tempi lunghi e costi elevati. ed è la Mediazione Civile e Commerciale.
Molto interesse ha suscitato la lezione sull'argomento tenuta dal dott. Giacomo Lavacca, mediatore civile e commerciale, Conciliatore accreditato della Camera di Mediazione per la Conciliazione, assieme alla dott.ssa Natalia Agrillo, responsabile Union Concilia, organismo di Mediazione accreditato dal Ministero della Giustizia. 
Molte anche le domande da parte dei nostri iscritti, sempre attenti e interessati.

sabato 26 novembre 2011

TRADIZIONI E FESTE POPOLARI E RELIGIOSE NEI DINTORNI DI SACILE - undicesima parte


Il periodo dell’AVVENTO era poi caratterizzato dalla Novena di Natale, che vedeva tutti radunati, di sera, nella gelida chiesa, per le tradizionali preghiere ed i consueti canti legati al periodo. 
Non di rado, alla fine della funzione, qualcuno invitava i presenti, radunati sul sagrato, a bere il “brulè”, per porre fine alle sofferenze dovute al freddo e far dimenticare momentaneamente i geloni ai piedi ed alle mani.
                                                                                         continua        Elide Da Ros

mercoledì 23 novembre 2011

Concorso di narrativa Mondadori

Venerdì 18 novembre 2011 presso l’auditorium della Mondadori a Milano Segrate ha avuto luogo la premiazione del Concorso di narrativa indetto dalle due testate Mondadori “Confidenze” e “Donna moderna”. La giornata si è articolata su alcune tavole rotonde aventi per tema “L’amicizia” (relatrici la scrittrice Barbara Alberti e la poetessa Vivian Lamarque), “Il dialogo con l’anima-perché oggi è importante” (relatore don Luigi Poretti) e ”Perché a noi donne piace leggere e ci piacciono le storie importanti” (relatrici le scrittrici Lidia Ravera, Edgarda Ferri e Annalucia Lomunno). Ai partecipanti alla manifestazione (circa 400 persone tra  giornalisti, finalisti del concorso e lettrici accorse a Segrate per festeggiare i 65 anni della rivista “Confidenze”) è stata data anche la possibilità di visitare le redazioni delle due riviste. Nel tardo pomeriggio si è avuta la premiazione del concorso di narrativa che ha visto vincitrice Lucia Accerboni con il racconto “Un cappotto color cammello”, scelto e premiato tra oltre 400 manoscritti pervenuti in redazione. Alla vincitrice, oltre alla pergamena, è stato consegnato un gioiello creato per l’occasione dall’oreficeria Salvini. 

Nella foto la premiata Lucia Accerboni (al microfono). 
 La prima da sinistra Susanna Barbaglia, vicedirettore di "Confidenze" e la seconda Cipriana Dall'Orto condirettore di "Donna moderna" e "Confidenze". 
A destra la scrittrice Lidia Ravera.

Complimenti di tutto cuore alla nostra Lucia da parte di tutta la UTE e in particolare dal Gruppo di Scrittura.
Appena possibile pubblicheremo il testo del racconto vincitore.

domenica 20 novembre 2011

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE - prima parte

 Con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 25 novembre Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, invitando governi, organizzazioni internazionali e ONG ad organizzare attività ed eventi per accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica su questo tema.

La nostra amica Maria Bortoluzzi ha sviluppato una interessante ricerca, corredata da appunti personali di viaggio.
Proponiamo qui una prima parte, altre a seguire nei prossimi post.

VIOLENZA: una parola  che evoca immagini e pensieri incredibili, tristi, a volte orribili e inimmaginabili, e che non risparmia niente e nessuno:  persone, animali, la natura e l'ambiente che ci circondano.
 Nel mondo occidentale, dal punto di vista legislativo, le donne sono tutelate ed equiparate agli uomini, non c'è dubbio. Nella realtà c'è ancora della strada da fare, però bisogna ammettere che molto è stato raggiunto dai tempi delle suffraggette.

 Poiché il 25 novembre 2011 si celebra la Giornata Mondiale per la Eliminazione della Violenza contro la Donna, vorrei dedicare alcune righe a questo problema, rivolgendo il mio sguardo ad alcune realtà lontane da noi e spesso poco conosciute, dove vengono ancora perpetrate delle barbarie per noi inconcepibili.
 Purtroppo la realtà è spesso peggiore dell'immaginazione.

Il manifesto dice: " E' MEGLIO AVERE UN SOLO FIGLIO" 
Vorrei iniziare con alcune immagini della Cina, il paese più popoloso del mondo.
In questo paese, da alcuni decenni, si sta portando avanti una massiccia e rigida campagna di controllo delle nascite, quella conosciuta come “un solo figlio per famiglia” , o “figlio unico”.
Recentemente questa regola è stata rivista e  ammorbidita, ma solo in determinati casi e condizioni, in genere legati alle agiate condizioni economiche della famiglia.
E' inevitabile che questo programma abbia portato ad anomalie e conseguenze impreviste.
Anche in quella società l'attesa era/è per il figlio maschio: è ovvio che, se il primo nato è una femmina, beh ciò creava/crea problemi e si procedeva, in maniera massiccia  nel passato, e si procede tuttora all'eliminazione fisica della bambina.
L'alternativa era, e rimane, quella di non dichiararla alle autorità; in questo modo però la bambina in pratica “non esiste”: non può andare a scuola, trovare regolare lavoro, sposarsi ufficialmente.
La sua vita sarà di schiavitù; prima della famiglia di origine e successivamente di quella di un eventuale “marito” che, non avendo contratto regolare matrimonio, la considererà semplicemente un bene di sua esclusiva proprietà, da usare a suo piacimento.
Dopo il primo figlio, il controllo delle nascite passava principalmente attraverso gli aborti  “forzati”.
Oggi si ricorre spesso a questo intervento, se con l'ecografia si scopre che il primo figlio è una femmina. 
A questo proposito ricordo che, durante il mio viaggio in Cina nel 1979,  fra le varie visite programmate ci fu quella ad una Comune Agricola con annesso “ospedale”.
La struttura era molto rudimentale, ma le nostre guide ci accompagnarono a visitare in particolare i padiglioni, collocati intorno a un cortile sterrato, dove erano ricoverate le donne che venivano fatte abortire.
Nel cortile c'era un bidone dove venivano gettati i feti, e lì accanto la sala degli interventi, con un semplice lettino, poche altre suppellettili, e con una igiene “primitiva”; per noi uno spettacolo poco edificante. Poiché  questa visita faceva parte del giro programmato e autorizzato dalle autorità, sicuramente per loro rappresentava un qualcosa di cui essere fieri, nella lotta per il controllo delle nascite.
Ovviamente si è solo pensato di colpire – con violenza – il corpo della donna, mai si è pensato  a qualche forma di  intervento sul corpo dell'uomo; non me ne vogliano i signori uomini per questa considerazione però, per la donna, l'aborto non è mai una passeggiata, e lascia sempre, o quasi, delle tracce.
Indira Gandhi
Una campagna massiccia di sterilizzazione maschile, più o meno forzata, e ovviamente indirizzata alle classi più povere, venne lanciata in India per la prima volta negli anni '70. Guarda caso, a quel tempo a capo del Governo c'era una donna: Indira Gandhi.
In ogni caso, anche qui si è trattato, e si tratta, di violenza.
Questa massiccia campagna del “figlio unico maschio” ha, inevitabilmente, portato ad un grave problema di sbilanciamento dei sessi nella società cinese: poche donne per relativamente molti uomini.
Nelle zone confinanti con il Vietnam, Laos in particolare, per ovviare a questo problema è in  atto un vero e proprio sistema di rapimento di donne dai villaggi oltre confine, oppure di compra-vendita delle figlie di famiglie poverissime. Queste donne vengono quindi “importate” illegalmente in Cina e rimarranno, per tutta la loro vita, senza alcun diritto e schiave dell'uomo.
Lo stesso  problema – sbilanciamento fra i sessi – si sta riscontrando anche in India per le stesse ragioni: eliminazione fisica delle bambine appena nate, nei ceti più poveri, o aborti massicci di feti femminili, nei ceti medio-alti.

                                                                                  Maria Bortoluzzi  - continua

venerdì 18 novembre 2011

STORIA DEL RISORGIMENTO

Giovedì 17 novembre

Proseguono le lezioni sul Risorgimento, con la presenza della prof.ssa Chiara Fragiacomo, della Università di Udine.
Sono state ricordate diverse figure femminili che hanno partecipato alla liberazione dell’Italia, in ambito nazionale e regionale, dando un contributo notevole che è stato troppo spesso dimenticato.
 Perché le donne non sono assenti nella storia, sono assenti solo nel racconto degli storici, e per esse il Risorgimento ha significato ritrovare la dignità e la cultura. 
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giovedì 10 novembre 2011

STORIA DEL RISORGIMENTO

Il professor Fulvio Salimbeni
Giovedì 10 novembre

Il Risorgimento: un miracolo italiano, una rivoluzione incompiuta o una cospirazione settaria?

Domande alle quali il professor Fulvio Salimbeni, docente di storia contemporanea alla Università di Udine, ha dato delle risposte molto interessanti nella lezione di oggi.


In aula durante la lezione di Storia del Risorgimento

mercoledì 9 novembre 2011

Lezioni di Astronomia

Martedì 8 novembre
Il maestro Pellegrino Fantin
Le prime scoperte di Galileo
Primo incontro con il maestro Pellegrino Fantin, appassionato astrofilo di Sacile.

Primi cenni di astronomia generale, per leggere il cielo in ogni stagione.

martedì 8 novembre 2011

AUTUNNO IN CARNIA - Venerdì 28 ottobre 2011


Visita guidata alla mostra Aldilà – L’ultimo mistero, nella Casa delle Esposizioni di Illegio, in Carnia.  Sessanta opere dal I Millennio a.C. al Novecento. Pitture, sculture, altari ed oreficeria, papiri egizi e lapidi paleocristiane, anfore e crateri etruschi, provenienti dai più prestigiosi Musei d’Europa, con nomi internazionali e senza tempo.




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