La Sinagoga di Trieste |
Ada, Vittorio, Ester, Gina, Rachele, Mandel,
grazie per aver attraversato le nostre vite e camminato a fianco di noi, anche se per un tragitto troppo breve, ma sufficiente a non farvi dimenticare.
E come potremmo, vi abbiamo ricordato nelle nostre preghiere, in chiesa ed in sinagoga, nel vostro cimitero, così spoglio eppure così intensamente intriso della presenza di chi vi ha preceduti; voi, ricordati su una lapide solo con i nomi ed un’ipotetica data di morte.
Rammento il pane azzimo che mia madre comprava per Pasqua nel vostro ricordo.
Ogni anno, per San Nicolò, la mia mente fa riaffiorare il sapore di un mandorlato che Mandel, non si sa come, riuscì a trovare in quei tempi bui ed a portare a mio padre, perchè me lo facesse trovare al mattino.
E’ l’ultima immagine che ho di lui.
Dopo, solo fumo nero su per un camino.
E' il mio ricordo degli amici ebrei che frequentavano la nostra casa di Trieste fino al 1944-45.
Lucia Accerboni