giovedì 24 marzo 2011

5 marzo – Cuori d’asfalto


 Non è più inverno e non è  ancora primavera.
Il cielo è grigio, come l’elicottero
Che sta sorvolando la nostra zona.
Grigio è l’asfalto che sto calpestando.
Quasi tutti grigi, o comunque scuri,
Sono i veicoli che mi sfrecciano accanto
E quelli posteggiati nei grigi piazzali,
Ai lati della strada.
Grigie sono le foglie dei lecci, degli oleandri e degli ulivi,
Che non sono riuscite a resistere
Ai rigori di questo inverno, che sembra non aver fine.
L’erba, sul ciglio della strada, è asfittica.
Grigio è il fondo del corso d’acqua,
Che scorre lungo la via.
Stranamente, anch’io, oggi son vestita di grigio.
Una delle poche note di colore
Viene dal mio carrellino rosso, con la sua fascetta grigia,
Dai pacchetti di sigarette vuoti
E dai vari oggetti di plastica,
Abbandonati ovunque da gente sconsiderata.
La maggior parte delle persone che incrocio
Hanno un’espressione triste, depressa, grigia.
C’è chi parla da solo,
Chi ha lo sguardo fisso e vacuo.
Sembra quasi che al posto di cuori pulsanti,
Battano cuori freddi, cuori d’asfalto.
Spingo il cancelletto di casa,
E vengo accolta dal rosso acceso delle mie biciclette.
Dal giallo e dal viola dei crocus,
Che stanno sfidando il generale Inverno,
Dal bianco niveo degli ellebori
E dalla moltitudine dei colori delle viole del pensiero.
Da qualche margherita, violetta e veronica.
E finalmente emetto un sospiro di sollievo,
E la giornata non mi sembra più tanto grigia.


Elide Da Ros
5 marzo 2010