La notte del 5 dicembre, vigilia di SAN NICOLO’, Santo venerato un po’ ovunque in Italia, in particolare nelle zone di mare e nei paesi attraversati da fiumi, era per i bambini la più lieta dell’anno.
Era infatti quella l’unica occasione di ricevere qualche regalo (per lo più si trattava di qualche indumento, di cui si aveva necessità, di qualche arancia o mandarino, di qualche caramella. Se si era particolarmente fortunati, compariva qualche giocattolo, ma questa era un’evenienza rara e legata alle condizioni economiche della famiglia).
Ci dicevano che San Nicolò arrivava durante la notte, con il suo asinello che trainava il carretto coi doni, per i bambini bravi.
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E al mattino tutti manifestavamo grande gioia, al di là di sorprese o delusioni. Le nostre aspettative, infatti, erano tante, la realtà… Significativa, a questo proposito, la filastrocca che si recitava tra noi: “San Nicolò, San Nicolet, se me pare nol men met, se me mare nol men dà, San Nicolò le bel pasà!”.