sabato 14 gennaio 2012

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE - seconda parte

Nella maggior parte dei paesi dell'Estremo Oriente (India, Nepal, Bangladesh, Sri Lanka...) c'è poi il grave problema delle spose bambine.  Anche se in tutti i paesi esistono delle leggi che proibiscono il matrimonio prima di una certa età, la realtà è molto più cupa e cruda.  Ovviamente, come per altre forme di violenza, anche qui il fenomeno continua ad esistere fra gli strati sociali più bassi, dove l'istruzione è  quasi inesistente e dove, quindi, prevalgono in modo pesantissimo le tradizioni, i legami di clan, di famiglia e credenze difficili da estirpare. I casi più gravi si hanno quando, appena nate, le bambine vengono promesse in sposa, magari come pagamento di debiti contratti dalla sua famiglia o in riparazione di un qualsivoglia 'disonore' causato alla famiglia dello sposo –spesso anche lui un bambino, ma non sempre -. Le cerimonie nuziali fra bambini vengono celebrate a 5-6-7 anni, poi la convivenza vera e propria viene rimandata a più tardi, verso i 10-12 anni, non appena la bambina/donna è in grado di procreare... e qui ricomincia il ciclo perverso del figlio maschio che deve arrivare a tutti i costi, altrimenti....

Sposa bambina
Questi matrimoni hanno spesso (per non  dire sempre) conseguenze nefaste sulla salute delle bambine: molte muoiono o subiscono gravi danni dovuti ai parti o aborti in età giovanissima. In questi ceti sociali poi, le bambine passano da uno stato di totale sottomissione al padre alla sottomissione nella famiglia dello sposo: deve fare i lavori più umili, servire tutti, oltre a dare alla luce, al più presto, figli maschi. Qui è spesso la suocera che si comporta da aguzzina, nel senso che è lei che la sorveglia e, se del caso, la picchia o altro. Non di rado si verificano degli incidenti casalinghi 'strani' – scoppio della cucina o altro - che causano la morte della sposa o gravi menomazioni o deturpazioni fisiche alla stessa.
                                                                                                 Maria Bortoluzzi  - continua