Ieri, lunedi 19 marzo, lezione straordinaria a cura della prof.ssa Marta Roghi, che ci ha ampiamente parlato di Gabriele D’Annunzio, in vista della prossima gita al Vittoriale, sul lago di Garda.
Gabriele D’Annunzio, (Pescara, 1863 – Gardone Riviera, 1938), principe di Montenevoso, a volte scritto d’Annunzio, come usava firmarsi, è stato uno scrittore, drammaturgo, poeta, militare, politico e giornalista italiano, simbolo del Decadentismo italiano ed eroe di guerra.
Soprannominato Il Vate, cioè “il profeta”, occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. Come letterato fu “eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana…” e come politico lasciò un segno sulla sua epoca e una influenza sugli eventi che si sarebbero succeduti.
Soprannominato Il Vate, cioè “il profeta”, occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. Come letterato fu “eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana…” e come politico lasciò un segno sulla sua epoca e una influenza sugli eventi che si sarebbero succeduti.
Nel febbraio 1921 si ritirò in un'esistenza solitaria nella villa di Cargnacco (comune di Gardone Riviera) che pochi mesi più tardi acquistò. Ribattezzata il Vittoriale degli italiani fu ampliata e successivamente aperta al pubblico. Qui lavorò e visse fino alla morte, curando con gusto teatrale un mausoleo di ricordi e di simboli mitologici di cui la sua stessa persona costituiva il momento di attrazione centrale.
Veduta del Vittoriale, con la nave Puglia incastonata fra la vegetazione e la prua rivolta verso il lago |
Per maggiori informazioni potete visitare il sito del Vittoriale cliccando QUI