Afghanistan: qui viene immediatamente in mente l'immagine della donna coperta dal Burqa.
Però, nelle aree più remote e inaccessibili del paese, è ancora in vigore un'usanza tremenda. Nelle famiglie dove ci sono solo figlie, ne viene scelta una e la si costringe, fin da piccola, a comportarsi da maschio: a scuola va senza velo anzi vestita da bambino, le vengono insegnate le arti della caccia e altro, cioè attività maschili. Così questa povera bambina rimane segnata per la vita: nessuno la vorrà sposare e quindi finirà male i suoi giorni, magari facendo la prostituta.
In Nepal, nel mondo Induista, c'è poi la figura della Kumari Devi, la dea bambina.
La Kumari Devi, la dea bambina |
La Kumari Devi viene quindi allontanata dalla sua famiglia e relegata nel tempio dove viene onorata e addobbata di tutto punto; ogni tanto appare al balcone o portata in processione ma, ad ogni modo, vive completamente isolata.
Sono negli ultimi anni, a seguito di proteste da varie parti, alla Kumari Devi viene impartita un’educazione. Questa vita di sacrificio continua fino alla sua pubertà, quando per un'altra bambina inizierà lo stesso calvario, e lei ritornerà in seno alla sua famiglia, la quale riceverà una specie di ricompensa per aver ceduto la figlia.
Secondo la credenza popolare una ex Kumari Devi porta sfortuna e quindi difficilmente riesce a trovare marito, e visto le condizioni di estrema povertà del paese, anche nel campo del lavoro le sue prospettive sono tutt’altro che rosee.
A pensarci ora, è stata un'esperienza un po' surreale: noi, gruppo di turisti nel cortile del tempio, in attesa che la dea-bambina si affacciasse al balcone. Dopo vari falsi allarmi - “eccola che arriva”, “no, non ancora” -, abbiamo visto questa bambina riccamente vestita e truccata: è rimasta lì, al balcone, sola, immobile e silenziosa mentre veniva fotografata da tutti noi: sinceramente all'epoca sapevo poco, anzi niente, di questa figura, e l'ho guardata con curiosità e nient'altro.
Dopo aver appreso quelle poche notizie sulla cruda realtà della vita di una Kumari Devi, beh non si può che provare tristezza, rabbia e anche un senso di impotenza, perché anche qui, purtroppo, la tradizione gioca tuttora un ruolo predominante.
...continua Maria Bortoluzzi