domenica 8 aprile 2012

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE - quarta parte

Afghanistan: qui viene immediatamente in mente l'immagine della donna coperta dal Burqa.
Però, nelle aree più remote e inaccessibili del paese, è ancora in vigore un'usanza tremenda. Nelle famiglie dove ci sono solo figlie, ne viene scelta una e la si costringe, fin da piccola, a comportarsi da maschio: a scuola va senza velo anzi vestita da bambino, le vengono insegnate le arti della caccia e altro, cioè attività maschili. Così questa povera bambina  rimane segnata per la vita: nessuno la vorrà sposare e quindi finirà  male i suoi giorni, magari facendo la prostituta.

In Nepal, nel mondo Induistac'è poi la figura della Kumari Devi, la dea bambina.

La Kumari Devi, la dea bambina
Viene scelta piccolissima fra una rosa di candidate ed è quella che riesce a superare – nel corso di alcuni giorni – delle prove molto dure, non tanto fisiche quanto di coraggio, perché vengono sottoposte a delle vere e proprie "sessioni" di terrore. 
La Kumari Devi viene quindi allontanata dalla sua famiglia e relegata nel tempio dove viene onorata e addobbata di tutto punto; ogni tanto appare al balcone o portata in processione ma, ad ogni modo, vive completamente isolata. 
Sono negli ultimi anni, a seguito di proteste da varie parti, alla Kumari Devi viene impartita un’educazione. Questa vita di sacrificio continua fino alla sua pubertà, quando per un'altra bambina inizierà lo stesso calvario, e lei ritornerà in seno alla sua famiglia, la quale riceverà una specie di ricompensa per aver ceduto la figlia. 
Secondo la credenza popolare una ex Kumari Devi porta sfortuna e quindi difficilmente riesce a trovare marito, e visto le condizioni di estrema povertà del paese, anche nel campo  del lavoro le sue prospettive sono tutt’altro che rosee.

Nel corso del mio viaggio in Nepal, nei primi anni '80, ho avuto modo di scorgere la Kumari Devi dell'epoca mentre veniva "esposta" all'interno del suo tempio a Katmandhu. 
A pensarci ora, è stata un'esperienza un po' surreale: noi, gruppo di turisti nel cortile del tempio, in attesa che la dea-bambina si affacciasse al balcone. Dopo vari falsi allarmi -  “eccola  che arriva”,  “no, non ancora” -, abbiamo visto questa bambina riccamente vestita e truccata: è rimasta lì, al balcone, sola, immobile e silenziosa mentre veniva fotografata da tutti noi: sinceramente all'epoca sapevo poco, anzi niente, di questa figura, e l'ho guardata con curiosità e nient'altro.
Dopo aver appreso quelle poche notizie sulla cruda realtà della vita di una Kumari Devi, beh non si può che provare tristezza, rabbia e anche un senso di impotenza, perché anche qui, purtroppo, la tradizione gioca tuttora un ruolo predominante.
                                                                                                ...continua             Maria Bortoluzzi