lunedì 15 ottobre 2012

Gli Alpini di Sacile 80 anni dopo


Il Gruppo Alpini di Sacile nasce il 19 marzo del 1932: ottanta anni fa.
Capogruppo è il signor Egidio Basso, madrina d’onore la signorina Caterina Zancanaro. Le cronache riportano che Egidio Basso possedeva la rara capacità di richiamare Penne Nere, e di organizzare cerimonie e incontri indimenticabili. Sarà lui, infatti, ad realizzare ogni anno la famosa “Veglia degli Scarponi” al teatro Zancanaro, che attraverso scenette teatrali e canzoni di montagna terrà vivo il ricordo e le gesta del mitico Corpo degli Alpini.
I bozzetti delle scene teatrali saranno illustrate dal tenente-architetto Natale Borsetti e dal pittore Giuseppe Novello.
Il gruppo avrà il suo pieno splendore fra il 1932 e il 1942, partecipando ad adunate ed ottenendo onorificenze.
A questo riguardo risulterà memorabile l’adunata del 1936 a Napoli, davanti al Principe di Piemonte. Il coordinamento dell’adunata è affidato al generale Cavarzerani coadiuvato dal Tenente Natale Borsetti e da un gruppo di volontari sacilesi.
Gli alpini non dimenticano il sacrificio della Grande Guerra e le vite perdute nelle Alpi di Fassa nell’ottobre del 1916 alla conquista del monte Busa Alta.
Il gruppo di Sacile nel 1936 intitolerà a Ferruccio Talentino, medaglia d’oro alla memoria, la sezione locale in ricordo di quel sacrificio.

Arriva l’altra tragica guerra, che farà perdere innumerevoli vite umane e distruggerà le città e con loro l’economia del Paese e le coscienze di intere generazioni.
Nel 1946 il gruppo degli Alpini si ricompone con quelli che erano rimasti, sempre alla guida di Natale Borsetti, vice Giovanni Nadalin, segretario Basso.
Rimarranno fino al fino al 1957, per lasciare il testimone a Mario Candotti, medaglia d’argento sul Don.
Nel 1966 il dottor Ermidio Covre, con Luigi Campo e Giorgio Capalozza, organizzano una sfilata in onore dei Caduti con una cerimonia nel Duomo di Sacile e presso il monumento a loro dedicato. Capalozza otterrà anche il premio bontà “Romano Della Valentina” con la motivazione di “Uomo buono nel senso più ampio della parola, sempre gentile, comprensivo e umile nel lavoro e nei contatti con i suoi simili…”
Nel 1973 lo scrittore Giulio Bedeschi presenta a Sacile il suo libro “Nikolajewka, c’ero anch’io” in onore della festa alpina che commemora i combattenti di Grecia e Russia.
Bedeschi consegna una “penna  d’oro” ricordo a otto reduci iscritti al gruppo.
Il 1974 è l’anno della prima adunata che si tiene sulle rive del Livenza. La messa verrà celebrata in Duomo da un reduce cappellano della mitica Divisione Julia, don Ascanio De Luca.

Il 50° anniversario (1982) di fondazione vede anche l’inaugurazione della sede alla Colonia Tallon a Vistorta di Sacile. Nel frattempo nasce la Via di Natale, associazione umanitaria che 1986 vede il sostegno delle Penne Nere, con la prima Lucciolata per le vie di Sacile.
Nel 1990 il signor Antonio Altinier si pone alla guida del Gruppo, ricevendo il testimone da Giorgio Capalozza, che era rimasto alla testa dello stesso con intensa attività durata ben 25 anni.
Nel 1993 la seconda adunata.
La città di Sacile ha visto domenica 23 settembre 2012 il Gruppo Alpini nella terza sfilata, con deposizione della corona al monumento dei Caduti, in occasione dell’80° anniversario della propria fondazione.
L’associazione conta oggi sul contributo di ben 212 iscritti e 31 soci aggregati. La sede è sempre a Vistorta di Sacile, il capogruppo è Antonio Altinier, segretario e tesoriere Silvano Vuerich.
In occasione di questa terza adunata, ricordiamo le parole di Natale Borsetti: “Alle nostre feste il numero cresce di nuovi alpini, il vivere insieme anche per pochi mesi resterà sempre nel nostro animo di uomini veri, abituati al procedere lento del salire sui monti, sulle vette per guardare più lontano e più alto, sempre insieme”.

                         Silvano Vuerich









              

           foto Adriano Toffolon

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