Il Gruppo Alpini di Sacile
nasce il 19 marzo del 1932: ottanta anni fa.
Capogruppo è il signor Egidio
Basso, madrina d’onore la signorina Caterina Zancanaro. Le cronache riportano
che Egidio Basso possedeva la rara capacità di richiamare Penne Nere, e di
organizzare cerimonie e incontri indimenticabili. Sarà lui, infatti, ad realizzare
ogni anno la famosa “Veglia degli Scarponi” al teatro Zancanaro, che attraverso
scenette teatrali e canzoni di montagna terrà vivo il ricordo e le gesta del
mitico Corpo degli Alpini.
I bozzetti delle scene
teatrali saranno illustrate dal tenente-architetto Natale Borsetti e dal
pittore Giuseppe Novello.
Il gruppo avrà il suo pieno
splendore fra il 1932 e il 1942, partecipando ad adunate ed ottenendo
onorificenze.
A questo riguardo risulterà
memorabile l’adunata del 1936 a Napoli, davanti al Principe di Piemonte. Il
coordinamento dell’adunata è affidato al generale Cavarzerani coadiuvato dal
Tenente Natale Borsetti e da un gruppo di volontari sacilesi.
Gli alpini non dimenticano il
sacrificio della Grande Guerra e le vite perdute nelle Alpi di Fassa
nell’ottobre del 1916 alla conquista del monte Busa Alta.
Il gruppo di Sacile nel 1936
intitolerà a Ferruccio Talentino, medaglia d’oro alla memoria, la sezione
locale in ricordo di quel sacrificio.
Arriva l’altra tragica
guerra, che farà perdere innumerevoli vite umane e distruggerà le città e con
loro l’economia del Paese e le coscienze di intere generazioni.
Nel 1946 il gruppo degli
Alpini si ricompone con quelli che erano rimasti, sempre alla guida di Natale Borsetti, vice Giovanni Nadalin, segretario Basso.
Rimarranno fino al fino al
1957, per lasciare il testimone a Mario Candotti, medaglia d’argento sul Don.
Nel 1966 il dottor Ermidio
Covre, con Luigi Campo e Giorgio Capalozza, organizzano una sfilata in onore
dei Caduti con una cerimonia nel Duomo di Sacile e presso il monumento a loro
dedicato. Capalozza otterrà anche il premio bontà “Romano Della Valentina” con
la motivazione di “Uomo buono nel senso più ampio della parola, sempre gentile,
comprensivo e umile nel lavoro e nei contatti con i suoi simili…”
Nel 1973 lo scrittore Giulio
Bedeschi presenta a Sacile il suo libro “Nikolajewka,
c’ero anch’io” in onore della festa alpina che
commemora i combattenti di Grecia e Russia.
Bedeschi consegna una
“penna d’oro” ricordo a otto reduci
iscritti al gruppo.
Il 1974 è l’anno della prima
adunata che si tiene sulle rive del Livenza. La messa verrà celebrata in Duomo
da un reduce cappellano della mitica Divisione Julia, don Ascanio De Luca.
Il 50° anniversario (1982) di
fondazione vede anche l’inaugurazione della sede alla Colonia Tallon a Vistorta
di Sacile. Nel frattempo nasce la
Via di Natale, associazione umanitaria che 1986 vede il
sostegno delle Penne Nere, con la prima Lucciolata per le vie di Sacile.
Nel 1990 il signor Antonio
Altinier si pone alla guida del Gruppo, ricevendo il testimone da Giorgio
Capalozza, che era rimasto alla testa dello stesso con intensa attività durata
ben 25 anni.
Nel 1993 la seconda adunata.
La città di Sacile ha visto
domenica 23 settembre 2012 il Gruppo Alpini nella terza sfilata, con
deposizione della corona al monumento dei Caduti, in occasione dell’80°
anniversario della propria fondazione.
L’associazione conta oggi sul
contributo di ben 212 iscritti e 31 soci aggregati. La sede è sempre a Vistorta
di Sacile, il capogruppo è Antonio Altinier, segretario e tesoriere Silvano
Vuerich.
In occasione di questa terza
adunata, ricordiamo le parole di Natale Borsetti: “Alle nostre feste il numero cresce di nuovi alpini, il vivere insieme
anche per pochi mesi resterà sempre nel nostro animo di uomini veri, abituati
al procedere lento del salire sui monti, sulle vette per guardare più lontano e
più alto, sempre insieme”.
Silvano Vuerich
foto Adriano Toffolon
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