Questo l’argomento dell’incontro
con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica all’Università
di Trieste.
Tra Ottocento e Novecento
emigrarono in Romania molti veneti e friulani, che trovarono lavoro grazie
ai loro mestieri tradizionali. Gli edili, i tagliapietre, gli scalpellini, i
fornaciai e i boscaioli, ed anche mosaicisti e terrazzieri diedero il loro
contributo per la costruzione di dimore prestigiose e palazzi pubblici.
Alcuni raggiunsero notevoli
livelli di professionalità e prestigio.
Nel 1948 i lavoratori
stranieri furono costretti a scegliere fra cittadinanza romena forzata o
rientro in patria.
L’Arch. Tomasella ha inoltre
presentato il suo libro “La nostalgia della casta bellezza”,
dove si delineano le vicende umane di
numerose famiglie che migrarono in Romania.
Un sincero grazie all’architetto
Tomasella per la sua interessante e piacevole lezione.
foto di Adriano Toffolon