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Tra Ottocento e Novecento
emigrarono in Romania molti veneti e friulani, che trovarono lavoro grazie
ai loro mestieri tradizionali. Gli edili, i tagliapietre, gli scalpellini, i
fornaciai e i boscaioli, ed anche mosaicisti e terrazzieri diedero il loro
contributo per la costruzione di dimore prestigiose e palazzi pubblici.
Alcuni raggiunsero notevoli
livelli di professionalità e prestigio.
Nel 1948 i lavoratori
stranieri furono costretti a scegliere fra cittadinanza romena forzata o
rientro in patria.
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Un sincero grazie all’architetto
Tomasella per la sua interessante e piacevole lezione.
foto di Adriano Toffolon