venerdì 8 marzo 2013

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE - settima parte

In occasione della festa dell'8 marzo, riprendiamo la pubblicazione dell'inchiesta realizzata dalla nostra amica Maria Bortoluzzi sulla condizione della donna in varie parti del mondo.Come dimenticare le migliaia di domestiche che dall'Estremo Oriente 
(Filippine, Indonesia...) si spostano nei paesi del Golfo (Arabia Saudita, Kuwait in particolare, ma anche in Libano). Non sono di religione mussulmana e la loro permanenza lì è molto penosa: poco pagate, documenti sequestrati , sfruttate, spesso maltrattate anche fisicamente e a volte abusate. Il fenomeno è diventato così preoccupante da far intervenire le autorità di un paese, l'Indonesia, al  fine di tutelare le condizioni di vita delle sue connazionali emigrate in quei paesi, anche attraverso accordi specifici al riguardo. Il caso recente che ha fatto ‘scatenare’ l'intervento dell'Indonesia è stato infatti l'uccisione di una domestica da parte del suo ‘padrone’ arabo.
E che dire della lapidazione, prevista dall'Islam e ancora praticata ,anche se , fortunatamente, il fenomeno non è più molto diffuso: ma ANCHE UNA SOLA LAPIDAZIONE E' DI TROPPO!!. Il caso più recente, segnalato dalla BBC all'inizio di novembre, riguarda l'Afghanistan dove, nella provincia di Ghanzi, madre vedova e figlia sono state lapidate per ‘deviazione morale e adulterio’. Viene riportato che un gruppo di talebani è entrato nell'abitazione delle donne, le hanno trascinate in cortile, lapidate e uccise senza che i vicini siano intervenuti. 
Questi casi lasciano veramente allibiti e senza parole.
                                                                                                     Maria Bortoluzzi - continua