PICCOLO TEATRO E UTE
IN VISITA AL MUSEO TEATRALE DI TRIESTE
sabato 6 aprile la
visita guidata alla collezione di Palazzo Gopcevich
e alla mostra “Celeste
Aida” per il bicentenario di Verdi
iscrizioni entro il 4
aprile
Nel segno della collaborazione tra Ute di
Sacile e Altolivenza e Piccolo Teatro, che ogni anno porta a condividere un percorso
di formazione dedicato alla Storia del Teatro ed alcuni eventi particolari di
cultura teatrale, anche questa primavera regala un appuntamento da non perdere.Sabato 6 aprile è stata infatti
programmata la visita guidata al Civico Museo Carlo Schmidl
di Trieste e alla mostra “Celeste Aida” che festeggia, con
dovizia di cimeli e ricordi di scena, ilbicentenario verdiano negli
allestimenti triestini della celebre opera, dal 1873 ad oggi. Ospitato
nelle sale del suggestivo Palazzo Gopcevich, affacciato sulle rive
del canale di Ponterosso nel cuore storico della città, il Museo racconta dei
protagonisti della musica e dello spettacolo a Trieste dal Settecento ai nostri
giorni,
con una ricca raccolta di opere d'arte, costumi teatrali e cimeli, tra i quali ritratti ed oggetti
appartenuti ad artisti, preziosi gioielli e abiti di scena, locandine e
bozzetti,
ed ancora foto e autografi dei “grandi nomi” del
palcoscenico: da Rossini a Verdi, da Boito a Puccini ed ancora Adelaide
Ristori, Fedora Barbieri e naturalmente la divina Eleonora Duse.
Il Museo nacque già nel 1924 grazie alla ricca
collezione storico-musicale messa a disposizione del Comune di Trieste
dall'editore musicale, commerciante di musica e collezionista Carlo
Schmidl (1859-1943), che per cinquant'anni aveva raccolto libretti, fotografie,
programmi di sala, manifesti e locandine, autografi e cimeli e qualsiasi altro
tipo di materiale collegato alla vita teatrale e musicale di Trieste. Dopo
essere stato ospitato per molti anni presso il teatro Lirico Giuseppe Verdi,
dal 2006 è stato riallestito nella sede attuale, che espone inoltre una straordinaria raccolta di
strumenti musicali europei ed extra-europei e custodisce nel suo
archivio anche il Fondo “Giorgio Strehler”, con oggetti, scritti e
documenti dell'archivio privato del grande regista, triestino di nascita,
scomparso a Lugano nel 1997.
Informazioni e
prenotazioni entro giovedì 4 aprile presso la segreteria Ute