domenica 27 ottobre 2013

PER UNA CIVILE CONVIVENZA

Riceviamo dal nostro corrispondente Giovanni Coluccia uno scritto che pubblichiamo con piacere, e ringraziamo l'amico Giovanni per la gradita collaborazione.

Non è facile districarsi nella girandola delle vicende politiche, sociali e umane  che  giornalmente i mezzi di comunicazione ci propongono. E non perché ci facciano difetto capacità logiche e sintesi astrattive. Credo, anzi, che ciascuno di noi, dotato di quel sano buon senso fatto di misura e comprensione, sia in grado di tracciare da sé e per sé il solco su cui procedere per realizzare gli obiettivi prefissati. Tuttavia il canto delle sirene da destra, dal centro, da sinistra e comunque da qualunque parte spiri il vento, unito al clamore martellante e assordante dei venditori di bufale autoproclamatisi detentrici della “ verità “, un indigesto disorientamento lo ottiene, un diffuso e crescente disgusto verso ciò che ci circonda e che invece dovrebbe essere rivalutato e posto al centro dell’attenzione.
La pacifica convivenza umana,non ridotta a utopia, ma elevata a tensione morale e civile, dovrebbe essere la stella polare da seguire. Anzitutto da quanti, e sono anche troppi, sono al timone della“nave Italia.” Salvo che, per bassi  interessi di bottega, non siano tutti emuli di quel comandante  navale e del disastro conseguente a tutti arcinoto.

Giovanni Coluccia

Ancona 14/ 10 /2013.