mercoledì 29 ottobre 2014

Antropologia Culturale

Il nostro amico Carlo Zoldan è tornato per presentarci il suo ultimo libro “Villeggiare in posta (de Buia)”, nel quale riprende la sua narrazione di micro storie di ambiente rurale da dove l'aveva lasciata con “Miserere e bandiera rossa”.
Ci spiega che “le poste erano le casere con stalle e prati, a mezza montagna, dove venivano trasferiti gli animali in primavera; proprio per questo, in zone vicine, questi siti erano chiamati maiolére, da maio, maggio, mese appunto in cui avveniva il trasferimento” (dal primo racconto, che dà il titolo alla raccolta).
Grazie Carlo, e alla prossima!