Martedì 17 marzo
La strada per il Don - viaggio sulle
tracce degli alpini dispersi nella campagna di Russia
di Paolo Venti.
Viaggio in Russia in bicicletta.
di Paolo Venti.
Viaggio in Russia in bicicletta.
“La strada per il Don”, il nuovo libro di Paolo Venti, è’ senz'altro il racconto di un viaggio della memoria, che inizia da un cassetto e
una vecchia scatola di biscotti che custodiscono una quarantina di lettere,
cartoline militari, e termina lungo le rive di un fiume. Un viaggio, come
scrive l’Autore, “alla confluenza di due correnti: il bisogno di ritrovare
qualche parte di me e della mia famiglia da un lato, la schiavitù forzata della
bici dall'altro”.
La partenza è data da un riferimento
preciso, le lettere che due zii dell’Autore, Renato e Riego Milan, artiglieri
del 3° Reggimento Alpini, spedirono dal fronte russo, ma anche dalla
consapevolezza che il viaggiare è “andare così, è lasciare e affidarsi”.
“La strada per il Don” è un viaggio in
cui la percezione del tempo reale e del tempo della memoria si mescolano e si
esprimono anche con uno stato d’animo destabilizzante: la paura, “la costante
di tutto il viaggio, la vera fatica da affrontare”, la paura dell’Autore, la
paura degli alpini che pensavano di arrivare nel Caucaso e poi sono stati
dirottati verso le steppe russe, la paura citata attraverso le pagine di
Bedeschi e Rigoni Stern.
Il viaggio è soprattutto incontro,
quindi la richiesta di informazioni, di acqua, cibo, o un posto dove mangiare
o dormire, ma anche scontro, in particolare nei luoghi di frontiera.
per ingrandire cliccare sulle immagini
Ha pubblicato nel 1998 un’antologia dei poeti friulani
della Destra Tagliamento “Quatri fues di argjelut”; ha tradotto dal greco in
friulano “Le opere e i giorni” di Esiodo.
Organizza mostre d’arte con l’Associazione Medianaonis e
tiene corsi di scrittura creativa in ambito scolastico e per associazioni
culturali del territorio.
Per Ediciclo ha pubblicato “Pedalando con gli dei.
Viaggio in bicicletta dal nordest alla Grecia inseguito dalle ire di Poseidone”
(2011), un reportage “ciclomitologico” dal Friuli ad Atene, che lo stesso autore aveva presentato qui all'UTE.