In collaborazione con Accademia Italiana della Cucina
martedì 6 Febbraio
Dalla testa alla
coda:
i
tagli minori della carne e il loro utilizzo in cucina
In un’epoca in cui l’etica gastronomica ci spinge a “consumare di
meno”, l’Accademia della Cucina sposa questo motto, ma senza dimenticare
di cercare sempre la qualità, valorizzando magari ciò che, in “epoche
d’oro” veniva ingiustamente relegato come “scarto”. Troppa abbondanza,
accompagnata dalla smisurata enfasi riservata ai “cibi pregiati”, ci hanno
fatto dimenticare la semplicità dei profumi e dei sapori di una cucina composta
da ingredienti poveri ma genuini. “Dalla testa alla coda”, con le guancette, i risi
in brodo con i fegatini, cuore di manzo in padella, fegato alla veneziana,
polmone in umido, cervella e animelle fritte o cotte nel burro o bollite e
condite con olio e limone ed altre prelibate amenità... provare per credere!
Giampiero Gregoris |
L’Accademia Italiana della
Cucina, Istituzione Culturale
di rilevante interesse pubblico nata nel 1953 da un’idea di Orio Vergani, ha lo scopo di tutelare le
tradizioni della cucina italiana, di cui promuove e favorisce il miglioramento in Italia e all'estero. La
cucina è infatti una delle espressioni più profonde della cultura di un Paese: è il frutto della storia e
della vita dei suoi abitanti, diversa da regione a regione, da città a città, da villaggio a villaggio.
La cucina racconta chi siamo, riscopre le nostre radici, si evolve con noi, ci rappresenta al di là dei
confini. La cultura della cucina è anche una delle forme espressive dell'ambiente che ci circonda, insieme
al paesaggio, all'arte, a tutto ciò che crea partecipazione della persona in un contesto. È cultura
attiva, frutto della tradizione e dell'innovazione e, per questo, da salvaguardare e da
tramandare.