https://www.albaedizioni.it/pagine-di-vita/il-silenzio-del-flauto
Questo testo è dedicato a mio zio Sante il quale, dopo aver trascorso i primi anni della sua esistenza senza mai essersi spostato dal luogo in cui era nato, piccola e anonima località agricola del Veneto a confine con il Friuli, se ne allontanò, ancora ragazzino, a causa di eventi che lo privarono degli affetti più cari, portandolo a vivere in luoghi sparsi nei cinque continenti.
Fu prima bracciante e militare in Italia, poi combattente e prigioniero di guerra durante il secondo conflitto mondiale in Europa, in Africa, in Asia e in Australia e, infine, emigrante in Argentina.
Ho trovato date e luoghi degli avvenimenti, vissuti nella sua giovinezza, annotati su pochi fogli di quaderno che zia Elda mi ha permesso di fotocopiare e portare con me in Italia al ritorno da un mio viaggio a Buenos Aires.
Ho scritto questa storia cercando di riannodare i fili della memoria ascoltati dai miei genitori, tanto tempo fa, legati ai primi anni della sua vita, e seguendo la traccia lasciata da mio zio.
Ho cercato di interpretare con fedeltà i suoi sentimenti per fare in modo che parenti, amici, conoscenti e tutti coloro che un giorno leggeranno questo libro possano conoscere la sua innata bontà e generosità verso il prossimo e il grande amore che provava per la sua famiglia e per il Paese in cui era nato e aveva vissuto parte della sua travagliata giovinezza.
https://www.albaedizioni.it/pagine-di-vita/il-silenzio-del-flauto
Alberto Quintavalle è nato a Mansué (Treviso) nel 1951. Ha frequentato le scuole medie e il ginnasio a Vicenza e a Zelarino presso i Missionari Saveriani, acquisendo la passione per la lettura.
Dal 1973 è imprenditore in un’attività di costruzioni meccaniche. Sposato, è padre e nonno.
Dal 1975 ha abitato a Villanova di Prata di Pordenone, attivandosi prima in politica e poi nel volontariato.
Nel 2011 si è iscritto all’Università della Terza Età di Sacile, presso cui ha frequentato i laboratori di fotografia e di scrittura creativa.
Dal 2019 risiede a Sacile (Pordenone).