Visita all'Area Science Park di Basovizza nel parco Scientifico e Tecnologico di Trieste.
Non capita tutti i giorni di poter visitare una realtà come il Sincrotone di Trieste, e la gita organizzata per arrivarci era una occasione che non si poteva perdere..
Veniamo accolti in una sala conferenze, con un video che ci spiega l’attività di questo enorme laboratorio, dove circa 2400 persone lavorano per carpire alla materia sempre nuove e più approfondite informazioni.
Il depliant informativo ci dà delle preziose notizie:
In un grande anello di accumulazione lungo 260 metri , attraverso intensi campi elettromagnetici, elettroni dotati di elevatissime energie e velocità prossima a quella della luce, vengono fatti circolare e forzati a seguire una traiettoria ondulatoria.
Questo li induce a rilasciare energia sotto forma di luce di sincrotrone, ovvero onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda variabile dall’infrarosso ai raggi X.
I fasci luminosi prodotti, spessi qualche decimo di millimetro, vengono poi raccolti e convogliati in canali rettilinei tangenti all’anello, detti linee di luce.
Sono queste le stazioni dove vengono condotte le analisi sulla materia: tutte le linee terminano infatti con una camera sperimentale in cui il campione da studiare viene posizionato e, quindi, raggiunto dal raggio luminoso.
Conoscendo le caratteristiche della luce incidente e misurando i prodotti del suo incontro con il campione, i ricercatori riescono a ottenere informazioni inedite sulla struttura profonda del materiale.
La luce di sincrotrone, ha caratteristiche uniche di intensità e brillantezza ed è capace di rivelare dettagli altrimenti inaccessibili sulla struttura profonda del materiale, e se ne possono avvantaggiare molte discipline: ambiente, diagnostica medica, farmaci nuovi, tessile, agroalimentare, micro e nanotecnologie.
Un nuovo laser a elettroni liberi è in costruzione, e servirà a svelare il comportamento dinamico dei materiali: utile per studiare sistemi liquidi e fluidi, analisi gas, campioni biologici…
Sperando sempre che le nuove scoperte non vengano ostacolate dal mercato, che teme sempre uno sconvolgimento della organizzazione produttiva e della situazione consolidata.
Un esempio banale per capirci meglio.
Che succederebbe alle industrie che producono una miriade di prodotti per alleviare i sintomi del raffreddore, se si trovasse una cura in grado di debellarlo definitivamente? Quante fabbriche in crisi? Quanta gente costretta a perdere il lavoro?
Nascosto fra le righe di quanto ci è stato spiegato, ci è arrivato il messaggio che esistano già cure risolutive per malattie, prodotti innovativi e chissà quante altre cose che vengono tenute nel cassetto.
E dopo questa immersione nella tecnologia, comunque stimolante per la mente, tutti all’agriturismo.
Nel pomeriggio ci aspetta una visita ad un luogo diverso, carico di storia e di tristezza.
Ma questo è un altro post…
Adriano Toffolon
Per saperne di più, guardate questi video: Qui trovate le foto della gita
Laboratorio Elettra: le linee di luce
Laboratorio Fermi: Il laser a elettroni liberi
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