Nuvoloni imbronciati
lasciano spazi azzurri
sull’azzurro del mare.
Lungo anguste calli
un vivace serpente umano
si snoda tra agili ponti
sospesi su luccicanti rii…
Nelle allegre vetrine
gli iridescenti cristalli
sembrano sfavillanti diamanti.
tra palazzi d’oro e d’argento
si sente ancora parlare
il veneto del settecento.
Sulla riva, schizzi d’acqua di mare
ci vengono a salutare:
impossibile non aver voglia di amare.
Titti
Venezia, 9 settembre 2011