Questa la prima opinione:
Ieri ho visto per la prima volta il parco Galvani.
E' un piccolo polmone verde dentro Pordenone, con il bel laghetto al confine e le inevitabili anatrelle che lo frequentano.
In fondo, defilata, la costruzione che ospita il museo delle arti contemporanee.
Oltre alle molte opere di vari artisti, notevoli sono le due mostre inedite: una riunisce circa cento opere, tra acquarelli, dipinti, sculture, ceramiche e grafiche del poeta e scrittore Tonino Guerra, mentre un ulteriore allestimento è dedicato al lavoro artistico del noto attore Alessandro Bergonzoni.
Tirava un vento freddo che faceva rabbrividire, ma i locali della mostra erano accoglienti e ben riscaldati, disposti in vari piani come si conviene, ed un grande salone al piano sotterraneo.
I curatori della mostra, intelligentemente, hanno disposto le opere migliori nel primo percorso.
Il visitatore può così vedere subito un De Pisis, un De Chirico, un Guttuso.
Alessandro Bergonzoni |
Molti sono gli autori esposti, che riflettono le mille sfaccettature dell'arte del novecento.
Quando, all'uscita, uno si chiede, per forza di cose, se valeva la pena, io rispondo di sì.
E' stato entusiasmante.
Tonino Guerra |
Tutte le definizioni vi possono trovar posto: incantevole, orripilante, mostruoso, delicato, misterioso,trascendente, insignificante, bugiardo, ridicolo, ma tutti si possono considerare interessanti dal punto di vista di una ricerca personale che solo un artista riesce ad esprimere.
Abbiamo avuto la fortuna, noi dell'UTE, di avere una guida accompagnatrice, la nostra Marianita, che è riuscita a tener desta l'attenzione di tutti, per tutto il percorso.
Ringrazio quindi chi ha avuto la splendida idea di organizzare questa visita.
Sarebbe stato bello, visto che altri visitatori in quel momento non c'erano, poter fermarci per un momento e discutere fra noi le opere esposte, considerato che le impressioni del discente non sono sempre quelle del docente.
Ma è stata una bella esperienza. Giorgio Gislon
Questa l'opinione della prof.ssa Marta Roghi:
Indifferenti alle furiose intemperanze del tempo, un piccolo gruppo di eroi si è recato a Pordenone, in treno, a visitare una bella ed interessante mostra che esponeva numerosi disegni, poesie e altre forme d'arte del multiforme e simpatico artista di Sant'Ancargelo di Romagna: Antonio (detto Tonino) Guerra. Il cuore batte nel discorrere di terra romagnola in quanto io, giovanissima studentessa all'Università di Bologna, abituata a frequentare le sue famose spiagge, Tonino Guerra l'ho conosciuto, anche se lui era molto più anziano e famoso. Fellini no, non ho avuto questo piacere e questo onore. Perchè Federico e Tonino erano amicissimi.
Tonino e Fellini |
Accompagnati da una guida preziosa, la nostra collaboratrice Ute, dottoressa Marianita Santarossa, abbiamo poi visitato le sale in cui venivano esposte le opere o meglio, le installazioni di un artista anomalo e trasgressivo: Alessandro Bergonzoni, di cui non apprezzo comunque il linguaggio volutamente involuto e poco comprensibile. Bizzarrie di un artista che vuole essere ermetico, dimenticando che comunque sia, lui non è né Montale, né Ungaretti.
Belle le sale di Villa Galvani in Viale Dante a Pordenone, consiglio di visitarle perchè le opere esposte sono di grande valenza artistica e storica.
Marta Roghi
Foto di Adriano Toffolon