La
felicità
la vita felice, da soli e con gli altri
felicità e beatitudine: la mia volontà e il
sommo bene
essere felici o sentirsi felici?
docente: Michele Marchetto
Il tema della felicità sarà sviluppato focalizzando l’attenzione
su tre passaggi decisivi della storia del pensiero occidentale: l’etica di
Aristotele; la rivoluzione cristiana di Sant’Agostino; la modernità e oltre, a
partire dalla sensibilità di Giacomo Leopardi. Il riferimento storico non
indica uno sguardo rivolto meramente al passato, ma le categorie filosofiche
cui ricorrere per pensare la felicità anche oggi, ad esempio il finalismo, il
problema del senso della vita, la trascendenza, il materialismo, il nichilismo,…
Nel riflettere sulla felicità, sarà possibile individuare le peculiarità della
filosofia rispetto alle scienze umane che si occupano dei medesimi temi, come,
in questo caso, la psicologia o, in parte, la teologia.
Michele Marchetto, oltre a insegnare nei Licei “Don Bosco” di Pordenone, di cui è
Vicepreside, è docente stabile ordinario nei corsi di laurea dell’Istituto
Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE), aggregato all’Università Pontificia
Salesiana di Roma, dove insegna “Filosofia dell’educazione” e “Antropologia
filosofica e comunicazione”. Laureato in Filosofia e perfezionatosi in
Filosofia della religione all’Università di Padova, ha pubblicato una dozzina
di volumi e un centinaio di saggi di carattere scientifico. Oltre agli scritti
di Francesco Bacone e a Il
mito della caverna (2003), ha curato per Bompiani gli Scritti filosofici (2005,
2014) e gli Scritti sull’Università (2008) di John Henry Newman, al quale ha dedicato diversi
interventi sia in Convegni sia in articoli per riviste e miscellanee, in Italia
e all’estero, e i volumi Un
presentimento della verità. Il relativismo e John Henry Newman (2010) e John Henry Newman. Identità, alterità, persona (2016). Ha pubblicato anche Le ali dell’anima. Educazione, verità, persona (2010), e Buber. La vita come
dialogo (2013). È socio dell’“Accademia
San Marco” di Pordenone come benemerito della cultura del Friuli Occidentale.
foto di Adriano Toffolon
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