docente: Giancarlo Rupolo
Fotografo di origini canevesi, è
attivo dalla fine degli anni Settanta, ha al suo attivo 45 mostre fotografiche
personali e 72 collettive.
Ha vinto premi prestigiosi soprattutto per merito della sua
fotografia sociale.
Racconto per immagini dalla caduta del muro di Berlino a
oggi
In questa lezione di Giancarlo Rupolo si assisterà all’utilizzo
della fotografia come mezzo di informazione ed illustrazione di quella che è
stata l’evoluzione geopolitica, sociale e religiosa nell’Europa Orientale a
partire dall’epocale evento della caduta del Muro di Berlino fino ai giorni
nostri.
Immagini e proiezioni che vanno ad “impaginare” in maniera
indelebile e molto spesso dura, ma reale, momenti di vita vissuta e subita da
generazioni di intere popolazioni ed etnie.
Fiume, Sarajevo, il massacro e il dolore di Srebrenica, la
caduta del regime comunista e le elezioni del 1990 in Romania, attraverso
le immagini delle carceri di Ceausescu, la vita nei campi Rom in Albania ed
infine la desolazione di Chernobyl dopo il disastro ecologico.
La fotografia sociale è un ambito della fotografia che vuole
portare alla luce, raccontare, descrivere e documentare una situazione a forte
impatto sociale per cercare di sensibilizzare o nel migliore dei casi di
trovare una soluzione ai problemi.
Quest’ultima è forse una considerazione troppo utopistica,
ma è ciò a cui dovrebbe aspirare la fotografia sociale per farsi reale: far riflettere
e portare un cambiamento sociale.
Quale mezzo espressivo e di comunicazione la fotografia,
forse più di altre arti, può colpire direttamente la sensibilità degli
individui con un grande impatto emotivo.