venerdì 18 ottobre 2019

Fotografia sociale

La storia attraverso la fotografia
docente: Giancarlo Rupolo
Fotografo di origini canevesi, è attivo dalla fine degli anni Settanta, ha al suo attivo 45 mostre fotografiche personali e 72 collettive.
Ha vinto premi prestigiosi soprattutto per merito della sua fotografia sociale.

Racconto per immagini dalla caduta del muro di Berlino a oggi
In questa lezione di Giancarlo Rupolo si assisterà all’utilizzo della fotografia come mezzo di informazione ed illustrazione di quella che è stata l’evoluzione geopolitica, sociale e religiosa nell’Europa Orientale a partire dall’epocale evento della caduta del Muro di Berlino fino ai giorni nostri.
Immagini e proiezioni che vanno ad “impaginare” in maniera indelebile e molto spesso dura, ma reale, momenti di vita vissuta e subita da generazioni di intere popolazioni ed etnie.
Fiume, Sarajevo, il massacro e il dolore di Srebrenica, la caduta del regime comunista e le elezioni del 1990 in Romania, attraverso le immagini delle carceri di Ceausescu, la vita nei campi Rom in Albania ed infine la desolazione di Chernobyl dopo il disastro ecologico.

La fotografia sociale è un ambito della fotografia che vuole portare alla luce, raccontare, descrivere e documentare una situazione a forte impatto sociale per cercare di sensibilizzare o nel migliore dei casi di trovare una soluzione ai problemi.
Quest’ultima è forse una considerazione troppo utopistica, ma è ciò a cui dovrebbe aspirare la fotografia sociale per farsi reale: far riflettere e portare un cambiamento sociale.
Quale mezzo espressivo e di comunicazione la fotografia, forse più di altre arti, può colpire direttamente la sensibilità degli individui con un grande impatto emotivo.