venerdì 8 gennaio 2021

2020 - L'ANNO DEL VIRUS

 di Valeria Pederiva
gruppo di Scrittura Creativa - UTE Sacile
 
Questo è un anno che passerà tristemente alla storia, anche se non è la prima volta che una simile calamità colpisce il mondo.
Pandemia: Epidemia con tendenza a diffondersi rapidamente attraverso vastissimi territori o continenti”.
Ho dovuto andare alla ricerca nel vocabolario per capire bene il suo significato e tutto il terrore che questa parola implica.
Non ho ricordi di aver vissuto simili catastrofi personali provocate dall'uomo, ma in fondo ho solo 76 anni all'anagrafe, anche se nel cuore e nella testa non sono più di 30…
Non si gridi allo scandalo, ma per quanto mi riguarda questa pandemia provocata dall'uomo a  me ha regalato anche delle emozioni positive, e mi spiego.
Ogni giorno, da quando è iniziata, ho sentito e sento notizie orribili e tristi ma anche alcune incredibilmente consolanti e quasi incredibili.
Aiuti fra vari paesi anche più poveri del nostro, iniziative di solidarietà da molti verso altri, offerte a pioggia, milioni di euro, America, Russia, Cina, e iniziative private, di ogni genere.
Mi consola; ma davvero ci voleva questo per risvegliare le coscienze?
Una nota stonata mi sembrano quei politici che usano la situazione per guadagnare consensi.
Ecco, a questi io vorrei gridare: – Ma quando eravate voi ad avere in mano il timone della barca, cosa avete fatto, rispetto a quello che ora contestate stando dall’altra parte? –
Certe volte mi viene proprio da spegnere il televisore.
Da sempre cerco il mio senso della vita, vita che ogni uomo concepisce a modo suo.
Nonostante ci sia un continuo dibattito in televisione e nei giornali, c’è sempre una gran confusione e un sovrapporsi di voci, di opinioni contraddittorie, e spesso mi vien da pensare che ci sia una organizzazione nascosta dietro a tutto questo per mantenere viva l’ignoranza della gente.
Qualcuno ha detto che quando vuoi rimediare ad una notizia vera ma scomoda che non doveva essere diffusa, bisogna creare altre notizie simili ma false e contraddittorie, in modo che non si riesca più a capire quale è quella vera.
Quindi, in questa marea di informazioni che ci arrivano da tutte le parti, come fai a districarti, a cercare di capire le falsità e le intenzioni?
Istinto, intelligenza, ragionamento, fede religiosa, disponibilità verso gli altri, convinzioni che hai dentro di te maturate negli anni…
L’anno scorso ho assistito, qui in paese, ad una serata in cui dibatteva un gruppo di giovani di una associazione che fa riferimento a Don Ciotti, e ricordo che quella sera mi sentii felice di poter constatare che anche i nostri ragazzi partecipavano a una iniziativa così importante, e quindi smentire quelle ripetute critiche sui giovani di oggi.
Sono stata orgogliosa di loro e di poter abitare nello stesso paese; mi ha rallegrato e dato speranza per un futuro migliore.
Ma per tornare al “nostro” virus e alla fase attuale.
Certo che è una situazione molto brutta, io posso solo dire che sono felice di non essere stata contagiata, nonostante la mia età e le valvole del cuore compromesse, e ammetto che ho la fortuna di abitare in campagna, e questo mi permette di poter girare nei prati e nei boschi, ammirando la natura, gli alberi e i fiori e godendo del canto unico di un usignolo; chi è più fortunato di me?
Ma ascolto ogni sera il telegiornale con trepidazione, constatando che non ce ne siamo liberati, e nessuno mi toglie dall'idea che questo virus sia in qualche modo un giustiziere.
Ci comportiamo davvero troppo male verso la vita, e sono anche convinta che se non impariamo la lezione da quello che sta succedendo, non so che umanità ne verrà fuori.
Andrà tutto bene davvero? Speriamo...!