Non ricordare.
Qui, ora,
solo candide vele
sulla bianca schiuma,
sulla linea del mare.
Vaghe immagini
di più vasti orizzonti:
giovanili slanci
verso un domani
di sogni sognati…
di desideri realizzati.
che sanno di sale
non anomale onde
che ci travolgono
e lasciano in noi
un senso di vuoto e di male.
Sull’umida sabbia
del lungo litorale
le nostre orme,
intrecciandosi,
sembrano unite per sempre
quasi immortali.
anche se gravi,
risucchiati e confusi
dalla musica del mare,
ci sembrano lontani,
quasi “irreali”…
Ci si può ancora
tenere per mano.
Sapere che ci siamo.
Pensare al futuro,
credere nella vita
e andare lontano.
Titti
Sacile, 5 maggio 2012